Quali sono i passaporti più potenti al mondo?
Redazione Covex
27 Luglio 2023

Ogni anno la società di consulenza britannica “Passport Index” di Henley & Partners  stila la classifica dei passaporti più potenti al mondo, in base al numero delle destinazioni per cui è possibile accedere senza necessità di visto. Va precisato che l’esenzione si applica ai soli viaggi per affari e turismo mentre per altre motivazioni (lavoro o studio) il visto è quasi sempre necessario. Questo è comunque il criterio alla base per determinare il “valore” del documento di viaggio in nostro possesso. La classifica viene aggiornata in tempo reale durante tutto l’anno, man mano che entrano in vigore le modifiche alla politica dei visti.

Indice

  • I passaporti più potenti al mondo nel 2023
  • I paesi per cui è obbligatorio richiedere il visto per cittadini Italiani
  • L’esenzione del visto per affari e turismo

I passaporti più potenti al mondo nel 2023

L’Italia è tra i paesi più potenti, e anche quest’anno si conferma nella top five della classifica. Al 1° posto troviamo il passaporto di Singapore che permette l’ingresso senza visto in 192 paesi. Al 2° posto Italia, Germania e Spagna, con 190 destinazioni nel mondo. Ultimo in classifica l’Afghanistan insieme a Iraq e Siria. L’elenco completo è disponibile sul sito Henley & Partners

I paesi per cui è obbligatorio richiedere il visto per cittadini Italiani

Anche se il passaporto Italiano si conferma tra i passaporti più potenti sono diverse le destinazioni per cui è obbligatorio munirsi di visto prima della partenza. In totale sono i 36 i paesi per cui è necessario il visto, indipendentemente dalla motivazione del viaggio. In ordine alfabetico: Afghanistan, Algeria, Angola, Azerbaijan, Benin, Bhutan, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Cina, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Cuba, Guinea Equatoriale, Eritrea, Etiopia, Ghana, Guinea, India, Kenya, Liberia, Libia, Mali, Nauru, Niger, Nigeria, Papua Nuova Guinea, Corea del Nord, Russia, Sud Sudan, Sudan, Siria, Turkmenistan, Uganda e Yemen.

L’esenzione del visto per affari e turismo

Come precisato la classifica Henley & Partners tiene conto dei soli ingressi per motivi di affari e turismo. Per intervento tecnico o studio infatti, è quasi sempre necessario munirsi di visto anche se per il paese di destinazione non è richiesto per affari o turismo. I cittadini Italiani che si recano in Brasile e Corea del Sud per incontri di business o turismo ad esempio, non necessitano di visto mentre è obbligatorio per tecnici specializzati che effettuano assistenza su macchinari o impianti. Altro esempio, per gli Stati Uniti è sufficiente l’Esta per visite di affari o di piacere, mentre per intervento tecnico è sempre richiesto il visto B1. Per non incorrere in sanzioni o peggio ancora rischiare di essere bloccati alla dogana di arrivo e rimpatriati con il primo volo, è sempre bene verificare i requisiti di ingresso per le singole destinazioni in base al motivo del viaggio.

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